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Apple vs Google: la guerra dei motori di ricerca è iniziata

2021-04-23 11:52

Mohamed El Jihad

Digital, Google, SERP, SEO, Apple, Search Engine, Tim Cook, antitrust, Steve Jobs, DuckDuckGo, Ecosia, motore di ricerca, Applebot, Yahoo, Bing, iOS, macOS,

Apple vs Google: la guerra dei motori di ricerca è iniziata

Apple non ha rinnovato l'accordo con Google.Tim Cook sembra stia brevettando un suo motore di ricerca di proprietà.Sta nascendo il concorrente di Google?

Apple vs Google: la guerra dei motori di ricerca è iniziata

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Google, come ormai è risaputo, è il motore di ricerca più grande al mondo.
Ha alcuni concorrenti, ma non ha rivali diretti e veramente pericolosi, in quanto i volumi di traffico Google non sono neanche immaginabili da siti come Yahoo o Bing.

Il suo successo, però, Google lo deve anche alla partnership con il colosso del digitale Apple.
L’azienda fondata da Steve Jobs, infatti, influisce molto pesantemente sulle ricerche, grazie ai sui 1,65 miliardi di dispositivi attivi.

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Proprio per questo motivo sembrerebbe che Google pagasse Apple per essere il motore di ricerca predefinito in Safari (il browser di Apple).
L’accordo tra i due colossi è, ovviamente, segreto e non ci è dato conoscere i termini e le condizioni.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America ha però stimato una cifra pari a 10 miliardi di dollari, che sarebbero stati versati ogni anno da Google a Apple per essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi macOS e iOS.
Cifre enormi, che, se confermate, coprirebbero circa il 20% delle entrate di Apple nel settore dei servizi.Lo stesso Dipartimento di Giustizia USA ha aperto un’indagine e denunciato all’antitrust questo presunto accordo, in quanto pratica anticoncorrenziale che avrebbe favorito Google e creato un vero e proprio monopolio nel settore delle ricerche internet.
L’accordo sta per scadere e potrebbe non essere prorogato proprio a causa di questa denuncia all’antitrust.

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Quale sarà allora il futuro motore di ricerca su Mac, iPhone e iPad?
DuckDuckGo ed Ecosia sono già stati integrati nei dispositivi Apple come motori di ricerca minori, ma pare poco probabile che saranno loro i principali siti di riferimento nei prossimi anni.

Apple infatti sta sviluppando un proprio motore di ricerca che sostituirà tutti i prodotti Google, dalla A alla Z.
L’azienda guidata da Tim Cook ha tecnologie e software per creare il proprio motore di ricerca. Fin dal 2014 Apple ha un proprio web crawler, cioè un software bot che permette l’analisi dei contenuti di una rete.
Tale web crawler si chiamerebbe Applebot e sembra che Apple già lo stia provando nell’ultimo aggiornamento di iOS.
La funzione di ricerca nella schermata principale di iOS 14, infatti, si collega direttamente ai siti Web, aggirando Google.

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Ancora non è chiaro se Apple uscirà con un vero e proprio motore di ricerca concorrente di Google, con un proprio sito web, oppure sarà solo un aggiornamento di funzionalità di Spotlight sui dispositivi iOS, macOS e iPadOS.

Intanto Apple, il 23 Dicembre scorso, ha già depositato un brevetto all’Ufficio Brevetti e marchi degli Stati Uniti.
Sembra che questo brevetto ordinerà i risultati di ricerca in base a un “punteggio di influenza” che avrà il dominio che fornisce l’elemento. Tali punteggi di influenza saranno aggiornati periodicamente e influenzeranno la “SERP” di questo nuovo motore di ricerca.
Ci sarà cioè una SEO nuova basata su criteri diversi da quelli Google.
Sembra che il brevetto preveda anche la creazione di una lista nera dei domini utilizzata durante il processo di aggiornamento del punteggio di influenza dei domini.

Negli ultimi 10 anni Google ha mantenuto una fetta di mercato sempre superiore al 90%, con il massimo storico proprio in questo momento, in cui ha raggiunto il 92%. I suoi concorrenti diretti sono ben lontani da questi numeri, con Bing al 2,9% e Yahoo all’1,5%. In crescita costante DuckDuckGo, che è passato dallo 0,3% all’1,9% in Nord America negli ultimi 5 anni.
In questo ambiente si andrebbe ad inserire il nuovo motore di ricerca Apple, forte però già di una base di 1,65 miliardi di dispositivi attivi.

Sta nascendo un nuovo concorrente di Google? Lo scopriremo solo vivendo.

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