Quando pensiamo ad un marketplace generalista (che vende un po’ di tutto) i primi nomi che ci vengono in mente sicuramente sono i vari Amazon, eBay, Wish, Aliexpress, Alibaba.
Al massimo ti potrà balzare in mente TaoBao se sei cinese oppure Otto, se sei tedesco.
A pochi però dirà qualcosa il nome Fruugo, il marketplace emergente del prossimo futuro.
Nato nel 2006 in Finlandia, viene acquistato nel 2010 dalla britannica DTL.
Si tratta di un marketplace generalista che è già il secondo sito di ecommerce più in rapida crescita nel Regno Unito e 285esimo in totale nel mondo, inserito nella classifica del Financial Times FT1000 (la lista delle compagnie più in rapida crescita in Europa).
Opera in 40 Nazioni e raggiunge un pubblico di oltre 4 miliardi di consumatori.
Fruugo ha registrato un tasso di crescita assoluto del +540%, e una crescita media dell’80% tra il 2016 e il 2019, cifre che non tengono conto del 2020, l’anno del boom dell’ecommerce.
Fruugo è passata da un fatturato di 1 milione e 788 mila euro nel 2016 a superare i 10 milioni nel 2019.
Il segreto del successo? La semplicità di vendere per i commercianti sulla piattaforma, dovuta anche alla rimozione degli ostacoli per il commercio transfrontaliero, la trasformazione digitale degli ultimi anni e la continua aggiunta di rivenditori di qualità sulla piattaforma, come ha spiegato l’amministratore delegato di Fruugo, Tony Preedy.
Sembra che la vera differenza che differenzia Fruugo dagli altri marketplace sia proprio la facilità di vendere in altri Paesi.
L’integrazione di quest’anno plentymarkets ha permesso a commercianti da tutto il mondo di vendere i propri prodotti in tutti i Paesi dove Fruugo opera.
Ciò ha permesso ai commercianti di raggiungere tutto l’enorme pubblico di Fruugo di 4 miliardi di utenti, eliminando le complessità e le difficoltà legate alla vendita transfrontaliera.
Inoltre Fruugo ha dato all’azienda GS1 l’approvazione come fornitore principale dei codici prodotto GTIN (Global Trade Item Number) per la sua piattaforma in forte crescita.
Questo codice prodotto (paragonabile agli EAN o agli UPC) consente ai clienti di trovare i prodotti più facilmente, aumentando la probabilità di ricerche pertinenti che portano ad acquisti. Anche questo ha contribuito all’aumento delle vendite di Fruugo.
Se si tiene anche conto della sua politica “nessuna vendita-nessuna commissione”, si comprende ancora meglio il perchè Fruugo si piazza come secondo miglior marketplace ad operare oltre i confini nazionali in Europa, dietro solo a Zalando (Classifica di Cross Border Commerce Europe).