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Amazon contro tutti: chi vincerà la guerra per l'ecommerce?

2021-01-20 11:35

Mohamed El Jihad

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Amazon contro tutti: chi vincerà la guerra per l'ecommerce?

Shopify, azienda canadese che permette a tutti di aprire un proprio sito di ecommerce sta minacciando il modello di business e lo strapotere di Amazon.

Il 2020 è stato un anno spartiacque per il mondo dell’ecommerce.
È stata evidente a tutti la potenzialità enorme del commercio elettronico e il giro d’affari che ne deriva.
Il 2020 è stato anche l’anno che ha svelato lo strapotere dei grandi marketplace, primo fra tutti Amazon.

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Amazon è una di quelle aziende multinazionali che ha sempre lavorato come se non avesse concorrenza. E diciamocelo, a vedere risultati e fatturato per un bel po’ di tempo è stato così.
Nel 2020 però si è assistito anche ad un altro fenomeno, il boom dell’ecommerce ha portato migliaia di aziende non solo a vendere su Amazon, ma anche a crearsi il proprio sito di ecommerce autonomo.
Sebbene infatti Amazon sia il sito preferito dai clienti online, le sue alte commissioni hanno portato molti negozi Amazon ad aprire il proprio sito di ecommerce e ad iniziare un approccio multicanale.

L’azienda leader nei servizi per commercianti che vogliono aprire il proprio sito di ecommerce è la canadese Shopify.
A fine 2020 sono state tantissime le fonti che hanno citato quest’azienda come potenziale minaccia al gigante Amazon.
Tra queste voci ha spiccato quella di Dana Mattioli, reporter del Wall Street Journal.
Secondo la giornalista, Amazon avrebbe istituito un team segreto per ricreare parti del modello di business di Shopify, all’interno di un programma chiamato “Project Santos”.
Tale team sarebbe guidato da Peter Larsen, dirigente di lungo corso e Vice President Consumer di Amazon. Tutti coloro che lavorano al progetto avrebbero firmato un accordo di non divulgazione.

In realtà Amazon ha già provato ad attuare un progetto simile, Amazon Webstore, ma, non avendo raggiunto i risultati sperati, ha chiuso nel 2015.

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Ma il modello di business creato da Shopify, con negozi indipendenti, è integrabile nella strategia Amazon?La risposta è: No. Amazon ha un modello basato sul marketplace con tanti negozi dipendenti tutti dal suo sito, garanzia di affidabilità e con un catalogo di milioni di prodotti.
Permettere ai propri venditori di aprire negozi indipendenti potrebbe generare entrate, ma finirebbe di alimentare la “macchina” Amazon.

Ma allora perchè Jeff Bezos è tanto interessato a Shopify?
A mettere in pericolo il potere di Amazon non è tanto Shopify in sè, ma quella che è stata chiamata “l’alleanza Anti-Amazon”.
Ad affermarlo è stato l’analista di business, tecnologia e media Ben Thompson, autore del podcast Stratechery: “Tutti in commercio fanno parte, che se ne rendano conto o no, dell’Alleanza Anti-Amazon”.
Thompson si riferisce in particolare a tutte quelle Company che hanno stretto partnership per aiutarsi a vicenda. Stiamo parlando di Facebook, Google, Walmart, BigCommerce, tutti guidati da Shopify.

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Shopify è poco conosciuto poichè è solo uno strumento di creazione per i siti di ecommerce privati e in moltissimi di questi siti il nome dell’azienda canadese non compare.
Quindi non è catalogabile come concorrente diretto di marketplace come Etsy, Amazon o Walmart.
Nonostante ciò i venditori che utilizzano Shopify sono passati da 7,6 miliardi di dollari in valore di merce venduta del 2015 ai più di 100 miliardi del 2020.
Un numero però ancora molto inferiore ad Amazon, il cui GMV, cioè il valore della merce venduta nel 2019 superava i 330 miliardi di dollari.
Il dato però ci fa capire che sta crescendo tutto il mercato dell’ecommerce, e non solo la fetta di Amazon.

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La preoccupazione di Amazon è proprio questa.
Se fino ad oggi la maggior parte degli utenti che acquistavano online, cercavano i prodotti desiderati su Amazon, in futuro probabilmente non sarà così.
Sta crescendo infatti il numero di utenti che acquista su siti web indipendenti, e di questo se ne sono accorti anche i venditori.
Diminuiscono infatti i venditori che vendono solo su Amazon. Un esercito di commercianti, infatti, sta aprendo i propri siti indipendenti, e Shopify è lo strumento più popolare per crearne uno. Inoltre nel prossimo futuro sarà possibile vendere anche su Facebook e Instagram.
Insomma la multicanalità, vendere cioè i propri prodotti su più canali di vendita, diventerà la parola d’ordine per il mercato dell’ecommerce.
Ed è proprio questa la minaccia più grande per Amazon, che rischia di perdere il suo primato.
 

Tutti tranne Amazon stanno investendo in strumenti per la vendita multicanale.
Per questo motivo, dunque, è stato creato il Project Santos, per provare a rendere più semplice la creazione di un sito indipendente da parte dei merchant.
Il progetto, oltre ad essere molto ambizioso, trova non poche difficoltà di applicazione.
Amazon, infatti, ha molte barriere che non le permettono di intraprendere questa strada.
Ad esempio la spedizione per prodotti FBA, (stoccati all’interno dei magazzini della Logistica di Amazon) costa di più per i clienti esterni ad Amazon che per quelli interni.
Inoltre Amazon blocca i prodotti che sono disponibili per meno altrove.
Queste e molte altre barriere impediscono ad Amazon di attuare una strategia multicanale.

Con l’evolversi dell’ecommerce Amazon rischia di rimanere indietro, nonostante sia un colosso che sarà al centro del mercato ancora per anni.
Sarà il Project Santos a dare il cambio di rotta che tanto serve ad Amazon?
Solo il tempo ce lo dirà.

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